Vaccino anti-papillomavirus per l'infezione anale da HPV e la neoplasia intraepiteliale anale


Il tasso di carcinoma anale è in aumento sia tra le donne che gli uomini, in particolare tra gli uomini che hanno rapporti sessuali di tipo omosessuale.

Causato dall'infezione da papillomavirus umano ( HPV ), soprattutto HPV di tipo 16 o 18, il carcinoma anale è preceduto da neoplasia intraepiteliale anale di alto grado ( grado 2 o 3 ).

Sono state studiate la sicurezza e l’efficacia del vaccino quadrivalente per HPV ( Gardesil ) contro la neoplasia intraepiteliale anale associata a infezione da sierotipi HPV-6, HPV-11, HPV-16 o HPV-18 in uomini che hanno rapporti sessuali di tipo omosessuale.

Un totale di 602 uomini sani che avevano avuto rapporti omosessuali, di età compresa tra 16 e 26 anni sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere il vaccino quadrivalente per HPV oppure placebo.

L'obiettivo primario di efficacia era la prevenzione della neoplasia intraepiteliale anale o del carcinoma anale, correlati a infezione dai sierotipi 6, 11, 16 o 18 di HPV.

Le analisi di efficacia sono state condotte in popolazioni intention-to-treat e di efficacia per-protocollo.

L'efficacia del vaccino quadrivalente contro la neoplasia anale intraepiteliale associata a HPV-6, 11, 16 o 18 è stata pari al 50.3% nella popolazione per intention-to-treat e del 77.5% nella popolazione di efficacia per-protocollo; la corrispondente efficacia contro neoplasia anale intraepiteliale associata a HPV di qualunque tipo è stata, rispettivamente, 25.7% e 54.9%.

I tassi di neoplasia anale intraepiteliale per 100 anni-persona sono state 17.5 nel gruppo placebo e 13.0 in quello vaccino nella popolazione per intention-to-treat e 8.9 nel gruppo placebo e 4.0 nel gruppo vaccino nella popolazione di efficacia per-protocollo.

Il tasso di neoplasia intraepiteliale anale di grado 2 o 3 legata a infezione da HPV-6, 11, 16 o 18 si è ridotta del 54.2% nella popolazione per intention-to-treat e del 74.9% nella popolazione di efficacia per-protocollo.

I corrispondenti rischi di infezione anale persistente con HPV-6, 11, 16 o 18 si sono ridotti del 59.4% e del 94.9%, rispettivamente.

Non sono stati riportati eventi avversi gravi collegati al vaccino.

In conclusione, l'uso di vaccino quadrivalente per HPV ha ridotto i tassi di neoplasia anale intraepiteliale, incluse quelle di grado 2 o 3, tra uomini che hanno rapporti sessuali di tipo omosessuale.
Il vaccino ha mostrato un profilo di sicurezza favorevole e potrebbe aiutare a ridurre il rischio di carcinoma anale. ( Xagena2011 )

Palefsky JM et al, N Engl J Med 2011; 365: 1576-1585


Farma2011 Inf2011 Onco2011


Indietro

Altri articoli

I dati sulla carcinogenicità dei tipi di papillomavirus umano ( HPV ) nell'ano sono necessari per informare la prevenzione del...


È stato ampiamente riportato che l'infezione virale contribuisce allo sviluppo del lupus eritematoso sistemico ( SLE ). Tuttavia, il rischio...


I dati sulla carcinogenicità dei tipi di papillomavirus umano ( HPV ) all'ano sono necessari per la prevenzione del carcinoma...


La vaccinazione contro il papillomavirus umano ( HPV ) si è dimostrata molto efficace nel prevenire nelle donne il carcinoma...


L’infezione orale da papillomavirus umano ( HPV ) è la causa di un sottogruppo di tumori orofaringei.Questi tumori colpiscono in...


Uno studio di coorte nel Regno Unito ha esaminato i fattori di frequenza e di rischio per l’infezione persistente da...


La persistenza di papillomavirus umano ( HPV ) è l’evento cruciale nella carcinogenesi cervicale.Un’ampia coorte è stata seguita per 16...


È stato dimostrato che l’utilizzo di dispositivi intrauterini riduce il rischio di carcinoma dell’endometrio, ma sono disponibili pochi dati sulla...


L'infezione da papillomavirus ( HPV ) ad alto-rischio è la principale causa di neoplasia intraepiteliale cervicale di alto grado e...